Come insegnare ai bambini la condivisione di oggetti e giochi
Imparare a condividere non è un’abitudine così scontata per i bambini. Ecco alcuni consigli per avvicinarli alla condivisione.
La condivisione è un’abilità appresa: non si nasce infatti con la propensione alla condivisione ma è un’abilità che si apprende con il tempo. Quella dell’infanzia è una fase egocentrica dello sviluppo in cui una persona impara a conoscersi come individuo e a sviluppare il possesso di oggetti e l’esclusività.
Da piccoli non si è in grado di capire cosa significhi la condivisione di un gioco o di un oggetto e in questo caso i fatti sono più esemplificativi delle parole. Da bambini non si ha la percezione del tempo e la piena comprensione del linguaggio: ecco quindi che se un genitore o educatore dice al bambino che presto riavrà il suo gioco prestato ad un amichetto, questo significherà poco per il piccolo. Molto più efficace è dare il buon esempio.
Genitori ed insegnanti di nido e scuola dell’infanzia hanno un ruolo primario nell’avvicinare i più piccoli a questo comportamento. Ecco quindi alcuni consigli degli educatori di Nido Scuola Clorofilla, l’asilo nido privato e scuola dell’infanzia di Milano che accoglie bambini da 6 mesi fino a 6 anni.
Insegnare la condivisione ai bambini
“Questo gioco è mio!”. Quante volte sentiamo dire questa frase ad un bambino. Il possesso di oggetti e giochi è un impulso naturale che tutti abbiamo da piccoli: fino a 3-4 anni i bambini mettono al primo posto i propri interessi e non sono sufficientemente maturi per resistere a questo impulso.
Oltre ai genitori, anche scuola e nido hanno un ruolo primario nel far comprendere al bambino la bellezza della condivisione. Condividere è divertente, è interazione con gli altri ed è una prova di maturità e pazienza. In primo luogo bisogna far capire al bambino che un oggetto può essere utilizzato da tutti. Quale è il miglior modo per farlo? Utilizzando il buon esempio!
Un fratello o una sorella più grande già abituato alla condivisione rappresenta un buon esempio, visto la tendenza dei più piccoli ad emulare i fratelli maggiori. Inoltre si può far giocare il piccolo con giochi che presuppongono una certa condivisione come le costruzioni o un gioco in scatola.
Introdurre il bambino in questa meravigliosa abitudine non è semplice e sappiamo quanta pazienza sia necessaria. Sicuramente cercare il supporto di una scuola in cui la condivisione di giochi, momenti ed esperienze sia all’ordine del giorno è una valida soluzione. É quello che ogni giorno cerchiamo di fare a Nido Scuola Clorofilla con un progetto educativo in cui gioco, creatività nei processi di apprendimento, costruzione della personalità e l’emergere dei talenti sono al centro.